La verità sul tunnel carpale: Miti, diagnosi e cure efficaci
Il tunnel carpale è la neuropatia dell’arto superiore più comune, ma attorno a questa diagnosi circolano molti miti. In questa guida chiarisco cosa succede davvero nel canale carpale, come riconoscerlo, quali terapie funzionano davvero e quando la chirurgia è la scelta migliore, con un focus pratico per i pazienti che seguo a Napoli.
Cos’è il tunnel carpale (anatomia semplice)
Il canale carpale è un passaggio rigido tra ossa del carpo e legamento trasverso; al suo interno scorrono i tendini flessori e il nervo mediano. Se lo spazio si riduce o la pressione aumenta, il nervo si irrita: compaiono formicolio, dolore notturno, perdita di forza nella pinza fine.
Miti vs realtà
- È colpa del computer – Falso
L’uso del PC può peggiorare i sintomi, ma non è di per sé causa primaria. - Passa con la fisioterapia da sola – Non sempre
nei casi moderati‑severi serve un trattamento più deciso. - Dopo l’intervento non si recupera – Falso
con tecniche mini‑invasive i risultati sono ottimi nella grande maggioranza dei casi.
Diagnosi corretta
Visita con test provocativi (Tinel, Phalen, Durkan), elettromiografia per definire gravità e, in casi selezionati, ecografia ad alta risoluzione per valutare il nervo mediano e le guaine tendinee. Una diagnosi precisa guida il piano terapeutico.
Cosa funziona davvero (trattamento)
- Tutore notturno e ergonomia nelle forme lievi o in gravidanza.
- Infiltrazioni corticosteroidee per ridurre rapidamente l’infiammazione (effetto spesso temporaneo).
- Chirurgia di decompressione (mini‑open, endoscopica o eco‑guidata) nei casi persistenti, con deficit di forza o dolore notturno severo.
Chirurgia: tecniche e recupero
La release del legamento trasverso libera il nervo mediano. Con le tecniche mini‑invasive l’incisione è piccola, il dolore contenuto e la ripresa rapida: mobilizzazione immediata delle dita, ritorno al lavoro d’ufficio in 1–2 settimane, lavori manuali in 2–4 settimane.
Prevenzione e comportamenti utili
Pausa attiva ogni 40–60 minuti al PC, polso in posizione neutra, mouse/keyboard ergonomici, stretching dei flessori, gestione del peso e del controllo glicemico nei soggetti predisposti.
Domande frequenti
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Come capisco se è davvero tunnel carpale?
Formicolio a pollice‑indice‑medio, dolore notturno, diagnosi confermata da EMG. -
Posso evitare l’intervento?
Nelle forme lievi sì; nei casi moderati‑severi l’intervento offre la soluzione più stabile. -
Meglio endoscopica o mini‑open?
Entrambe valide: la scelta dipende da anatomia, esperienza del chirurgo e preferenze del paziente. -
Quanto dura l’intervento?
In media 15–25 minuti in day‑surgery. -
Rimangono cicatrici visibili? – Piccole e generalmente ben tollerate; in ecochirurgia sono millimetriche.
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Quando posso tornare a fare sport
Attività leggere già dopo 2–3 settimane; carichi intensi gradualmente dopo 4–6 settimane. -
E se torna il dolore
Rara recidiva; si escludono cause alternative e, se necessario, si valuta revisione. -
È pericoloso per il nervo?
Il rischio di lesione nervosa è molto basso in mani esperte.

